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«Se riusciremo a farcela» disse Norman Dyhrenfurth, il capo della spedizione americana del 1963 all'Everest «avremo portato a termine la più grande impresa mai compiuta in Himalaya». Alludeva al duplice obiettivo di scalare la più alta montagna della Terra lungo una via nuova, la Cresta Ovest, e di portare i primi americani in vetta dal Colle Sud. In effetti la spedizione entrò nella storia delle ascensioni himalayane, e il merito fu soprattutto di Tom Hornbein e Willi Unsoeld. Una volta impegnati sulla Cresta Ovest, senza possibilità di tornare indietro dal ripido budello del Couloir Hornbein, i due alpinisti proseguirono decisi fino in cima e furono poi costretti a bivaccare in discesa a più di 8500 metri, senza ossigeno né cibo. Il resoconto della prima traversata e della lotta che i protagonisti dovettero affrontare per sopravvivere è riportato con accenti indimenticabili in questo libro, un classico della letteratura di montagna anglosassone.